Storia della Compagnia

img2La storia della Compagnia di Operette Corrado Abbati si snoda in più di venticinque anni di attività, durante i quali sono stati realizzati una cinquantina di allestimenti. Dai titoli più noti e “popolari” come La vedova allegra, Cin-ci-là, Il paese dei campanelli, al recupero di operette meno famose ma proprio per questo ancora ricche di fascino, come Frasquita o Il conte di Lussemburgo di Franz Lehàr, Sissi di Fritz Kreisler, Madama di Tebe di Carlo Lombardo, L’Acqua cheta e Addio Giovinezza di Giuseppe Pietri, Al Cavallino  Bianco di Ralph Benatzky, Il Paese del Sorriso di Franz Lehàr e le commedie musicali Tea for Two di Vincent Youmans, My Fair Lady di Frederick Loewe, Hello, Dolly! di Jerry Herman, Can Can di Cole Porter, Bulli e Pupe di Frank Loesser, Singin’ in the rain di Nacio Herb Brown.

Tutto questo lavoro ha sempre perseguito la filosofia che ha portato la Compagnia Corrado Abbati ad essere oggi leader nazionale nel teatro d’operetta: scelte artistiche mirate, rigore organizzativo, grande professionalità artistica e tecnica negli allestimenti.

Dal 1991 la Compagnia ha poi legato il proprio nome ad una vera e propria stagione di operette, realizzata in collaborazione con il Teatro Municipale “Romolo Valli” di Reggio Emilia e che ha dato vita ad una serie di nuove produzioni proposte con grandi consensi su tutto il territorio nazionale e spesso riprese dai canali televisivi della RAI (Uno Mattina – Prima della Prima).

Nel 1994, poi, un’altra importante collaborazione segna la vita della Compagnia a livello nazionale: la direzione dell’Ente Lirico “Pier Luigi da Palestrina” di Cagliari affida a Corrado Abbati l’allestimento di due spettacoli di operetta nell’ambito della stagione lirica del Teatro Comunale di Cagliari. Questa significativo rapporto che si è rinnovato per molte estati, ha collocato definitivamente la Compagnia fra le più importanti realtà nel mondo dello spettacolo musicale italiano.

Dal 2000 si è poi anche affiancata la prestigiosa collaborazione del Teatro Verdi di Trieste, promotore del Festival estivo dell’operetta, che ha concesso alla Compagnia l’allestimento scenico di Mario Catalano per La vedova allegra, a cui è seguito, nella successiva stagione, quello di Cin-ci-là firmato da Sergio D’Osmo e nel 2005 Il Paese dei Campanelli.

Dalla grande tradizione musicale viennese alla “piccola lirica”  italiana, la Compagnia diretta da Corrado Abbati ha continuato e continua ancora oggi a distinguersi per la varietà e le qualità degli allestimenti, svolgendo con entusiasmo un ruolo primario e fondamentale per la crescita e l’affermazione del teatro d’operetta in Italia